Come viaggiare questo inverno senza libera circolazione?
Nonostante l'abbondanza della neve, quest'inverno non si è ancora liberi di viaggiare verso le mete turistiche desiderate, a causa della pandemia del coronavirus e alle necessarie misure preventive adottate dalle autorità, ma...
"Se una notte d’inverno un viaggiatore
fuori dell’abitato di Malbork,
sporgendosi dalla costa scoscesa
senza temere il vento e la vertigine,
guarda in basso dove l’ombra s’addensa
in una rete di linee che s’allacciano,
in una rete di linee che s’intersecano,
sul tappeto di foglie illuminato dalla luna
intorno a una fossa vuota,
quale storia attende laggiù la fine?"
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Se una notte d'inverno un viaggiatore |
Si tratta di un viaggio improprio, il viaggio di un lettore attraverso dieci romanzi iniziati e non finiti, incompleti, i cui presunti titoli sono dati da ciascun verso. E' piuttosto un viaggio letterario che Italo Calvino propone nel suo libro del 1979, in cui si diverte ad ostentare i suoi “trucchi” di narratore, dando vita a vari generi letterari.
Assaggiamo uno stralcio del primo romanzo del libro:
"Le stazioni si somigliano tutte; poco importa se le luci non riescono a rischiarare più in là del loro alone sbavato, tanto questo è un ambiente che tu conosci a memoria, con l'odore di treno che resta anche dopo che tutti i treni sono partiti, l'odore speciale delle stazioni dopo che è partito l'ultimo treno. Le luci della stazione e le frasi che stai leggendo sembra abbiano il compito di dissolvere più che di indicare le cose affioranti da un velo di buio e di nebbia. Io sono sbarcato in questa stazione stasera per la prima volta in vita mia e già mi sembra d'averci passato una vita, entrando e uscendo da questo bar, passando dall'odore della pensilina all'odore di segatura bagnata dei gabinetti, tutto mescolato in un unico odore che è quello dell'attesa, l'odore delle cabine telefoniche quando non resta che recuperare i gettoni perché il numero chiamato non dà segno di vita. Io sono l'uomo che va e viene tra il bar e la cabina telefonica. Ossia; quell'uomo si chiama «io» e non sai altro di lui, così come questa stazione si chiama soltanto «stazione» e al di fuori di essa non esiste altro che il segnale senza risposta d'un telefono che suona in una stanza buia d'una città lontana."
L'atmosfera desolata e surreale della stazione, sembra riflettere la situazione che abbiamo vissuto nelle stazioni e negli aeroporti, prive di quell'afflusso vivace e a volte disordinato degli abituali viaggiatori. E anche quei romanzi iniziati e non finiti, sembrano riportarci col pensiero ai nostri viaggi immaginati, sognati, organizzati e non ancora compiuti.
Ma, così come il libro lascia al lettore la scelta del finale, anche per noi potrebbe essere un invito a non fermarci, a non smettere di cercare...
resta a noi la scelta per il prossimo viaggio!
Curiosità: ma esiste Malbork?
Malbork è una città di origine medievale situata nel nord della Polonia, a pochi kilometri da Danzica e dal Mar Baltico.
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Dove si trova Malbork? |
Il suo monumento più importante è il Castello.
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Castello di Malbork |
È il più grande complesso di castelli gotici del mondo, con una superficie di circa 21 ettari, capolavoro dell'architettura difensiva e residenziale del tardo medioevo.Nel 1997, il castello di Malbork è stato inserito nella prestigiosa lista del patrimonio culturale mondiale dell'UNESCO. Ecco il sito ufficiale: Castello di Malbork
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