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Vacanza di prossimità? Vacanza outdoor? Allora vacanza in camper?

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Vantaggi, svantaggi e consigli pratici per le vacanze in camper.  Quest'anno, superata ormai la pandemia, cresce ancora la voglia di viaggiare, pur tenendo conto delle difficoltà economiche dovute alle guerre in corso e all'inflazione.  La soluzione potrebbe essere dietro l’angolo, magari arrivandoci in camper! Qualche anno fa un amico è scomparso per un po' di tempo nel pieno dell'estate e non ne avevamo più notizie. Quando si è ripresentato, era alla guida di un vecchio camper un po' ammaccato sul paraurti posteriore. Eppure lui aveva un sorriso smagliante, nonostante fossimo ormai alla fine dell'estate. In preda alla curiosità, e sollevati per il suo ritorno, abbiamo scoperto poi che aveva avuto un vero e proprio colpo di fulmine...per il camper. Ci ha raccontato delle difficoltà e delle incertezze che aveva vissuto qualche mese prima nel tentare di programmare le vacanze per la sua famiglia, e di quel tarlo che aveva nella mente fin da quando, prima con gli ...

Cosa scegliere tra mare e montagna?

Vacanze e non solo: mare e montagna, fede e leggenda, sacro e profano...a portata di mano!

La città di Gaeta è rinomata fin dai tempi dei Romani per il suo stupendo mare ed è "Bandiera blu 2021", ma forse non tutti sanno che dal centro della città è possibile godere appieno anche della montagna, pur se... "spaccata" 😉

montagna-spaccata-gaeta
Gaeta-bandiera blu


Secondo la tradizione cristiana, le fenditure che la caratterizzano furono generate dal fortissimo terremoto scatenato dalla morte di Gesù Cristo. Secondo la leggenda, invece, le fenditure sono legate alla storia d'amore tra Etele e Giordano. Lei era una giovane figura fatata delle Anguane, legata alle sorti della madre, Maga del bosco, mentre lui era un montanaro. Per un po' riuscirono a vivere insieme, ma alla morte della madre, Etele dovette raggiungerla e in tale occasione avvenne la spaccatura della montagna, mentre vano fu il tentativo di Giordano di seguirla.

La montagna è in realtà una collina, dal nome "monte Orlando",  appartenente al parco regionale della Riviera di Ulisse. Si erge proprio nel cuore della città, sovrastando la spiaggia di Serapo alla sua destra e il castello aragonese di Gaeta alla sua sinistra, sporgendosi a picco sul mare con le sue falesie. 

Per arrivarci basta salire per poco più di un Kilometro dalla spiaggia di Serapo, lungo via Munanzio Planco, percorribile anche a piedi. Lungo la strada c'è  un ampio parcheggio, che funge anche da area di sosta per camper che, benchè non attrezzata, offre l'opportunità di restare uno o due giorni a Gaeta, attualmente al costo di Euro 15 al giorno. 

Se siete interessati alla vacanza in camper, leggete anche il precedente post.

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Parco Urbano del Monte Orlando

Poco più avanti c'è anche un piccolo terrazzo panoramico, con pochi posti auto a parcheggio gratuito (max 2 ore), dal quale si gode una bellissima vista sulla spiaggia di Serapo. 

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Montagna spaccata- parcheggio

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Spiaggia di Serapo-Gaeta

Salendo pochi passi, ad accoglierci all'ingresso della montagna spaccata c'è il Santuario della SS. Trinità, costruito nel XI secolo dai monaci benedettini nei pressi delle rovine dell'antica villa del console romano Lucio Munazio Planco,  la cui facciata è stata poi ammodernata in epoca tardo-barocca alla fine del XVII secolo. Nel Santuario nel corso dei secoli hanno pregato  pontefici, sovrani,  e santi, tra cui Papa Pio IX, Bernardino da Siena e San Filippo Neri. 

       

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Gaeta- Accesso Santuario SS. Trinità

Santuario-Santissima-trinità

Subito alla sua destra c'è la Via Crucis, rappresentata in un enorme quadro in maiolica e in singole stazioni, anch'esse in maiolica, realizzate nel 1849 da Raimondo Bruno, sulle quali sono presenti versi del Metastasio. Da qui si imbocca la prima discesa nella montagna,  giungendo alla piccola cappella di San Filippo Neri.

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via crucis

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Continuando a scendere, ecco la "mano del turco", un'impronta formatasi nella roccia: secondo la leggenda, un turco, che  non credeva alla causa divina della spaccatura della montagna, vi appoggiò la mano, e fu allora che la roccia si sciolse e ne lasciò l'impronta. La scritta dice: "Un incredulo si rifiutò di credere ciò che la tradizione riferisce, lo prova questa roccia rammollitasi al tocco delle sue dita". 

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Mano del turco

Poco più giù siamo giunti al "letto di San Filippo Neri", in realtà un giaciglio roccioso dove, secondo la leggenda, il Santo soleva riposare dopo aver pregato e meditato a lungo nelle viscere della montagna.

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Il letto di San Filippo Neri

Infine, siamo entrati nella Cappella del Crocifisso, costruita su un grande macigno che, a causa di un terremoto, si era staccato dalla cima della montagna e si era conficcato in una delle fenditure. Da questa cappella si sale su un terrazzo panoramico circolare, che si affaccia direttamente sul mare, offrendo alla vista uno spettacolare contrasto tra le pareti rocciose della montagna e lo squarcio di turchese e di azzurro che unisce cielo e mare.

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Cappella del crocifisso

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Dopo una piccola preghiera al Santuario, avremmo potuto dedicarci alla discesa nell'altra fenditura della montagna, posta alla sinistra del santuario e nota come "grotta del turco". Essa scende nelle viscere della montagna per poco meno di 300 gradini, per giungere fino al mare scrosciante tra le rocce, regalando uno spettacolo suggestivo. Purtroppo la grotta, che già da qualche tempo era accessibile solo per 60 gradini a causa del pericolo di crolli, attualmente è del tutto chiusa.

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Grotta del Turco


Per fortuna non ci siamo persi d'animo e abbiamo chiesto informazioni al custode; questi ci ha indicato un  sentiero che, partendo dalla destra della grotta attraverso un piccolo cancello,  si avventura sopra il monte Orlando, aprendosi ad uno scenario naturale e storico ricco di sorprese. Infatti, passeggiando tra la macchia mediterranea, si giunge a diverse costruzioni storiche risalenti per lo più all'epoca dei romani, tra cui il mausoleo del console Planco, con la possibilità di arrivare fino al faro. 

sentieri monte Orlando
Mappa dei sentieri, dal sito "Parchilazio.it”


Ma l'aspetto più suggestivo si ha prima intravedendo gli scorci di mare, poi la piena vista del golfo che si spinge fino alle isole Ponziane o addirittura fino ad Ischia.

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panorama dal Monte Orlando 


Godiamoci uno scorcio della natura:



Il percorso è in parte alberato, non è particolarmente impegnativo e la pendenza non è eccessiva, tuttavia è meglio non affrontarlo nelle ore più calde della giornata e soprattutto munirsi di scarpe comode, abbigliamento adatto e acqua (magari anche la merenda 😋). Inoltre occorre fare attenzione agli avvisi di sicurezza disposti lungo il tragitto, che sostanzialmente indicano le zone estreme, esterne ai sentieri, con pericolo di frane. 

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Insomma, un' escursione veramente interessante e suggestiva! 😅

E voi, ci siete già stati, siete arrivati fino al faro? 

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Se state pensando alla prossima vacanza lunga, date anche un'occhiata a questo post.

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